Stefano Benni - Achille Pič Veloce

I nostri protagonisti sono due, entrambi dotati di un altisonante nome omerico: Ulisse e Achille.
Il primo č uno scrittore afflitto da una crisi creativa che lavora in una piccola casa editrice, ormai sull'orlo del collasso. Il secondo, invece, č un uomo molto malato, costretto e costantemente inchiodato davanti al monitor di un computer con la minaccia costante e incombente di un internamento clinico.
Un giorno ad Ulisse arriva una e-mail riportante uno strano messaggio: "Se lei riuscisse a concepire nella sua testa una qualsiasi definizione di normalitą in nessun modo io rientrerei nella sua definizione".
Ed č in questo modo che le vite dei due uomini si incrociano, si legano e ci trascinano, potenti, in un mondo assurdo, inaspettato, pieno di vitalitą, risate e dolore. Gli eventi si susseguono rapidi e ad un ritmo incalzante, fino ad arrivare ad un finale inatteso, commovente e ilare, di quelli che solo Benni riesce a regalarci.

Emozionante, divertente e commovente, questo libro non puņ non offrire spunti di riflessione su varie tematiche; la storia viene affrontata con ironia pungente, sarcasmo e satira (Ulisse lavora per una piccola casa editrice di sinistra, costretta a combattere contro la grande concorrente Mondial di proprietą del cosiddetto Duce, personaggio possessore anche di giornali, televisioni e una squadra di calcio).
In questo libro viene celebrato l'eroico che nel quotidiano ci investe: Achille č, di fatto, un eroe, per l'umorismo che mai lo abbandona nonostante tutto, per la dignitą con cui affronta la sua situazione, per la sua voglia di vivere.
Il personaggio di Achille č fortemente ispirato all'autore; come lo stesso Benni ha dichiarato: «in lui c'č tutto quello che io trovo vivo e vitale, che mi ha fatto diventare uno scrittore»

CITAZIONE:

"La vita di un puntuale č un inferno di solitudini immeritate."

(Achille, cap. 2)